Nulla è costruito sulla pietra; tutto è costruito sulla sabbia,
ma dobbiamo costruire come se la sabbia fosse pietra.

Jorge Luis Borges

1600

Una viticoltura razionale

I Conti Della Gherardesca danno inizio alle prime forme di viticoltura razionale all’interno del territorio di Bolgheri e di Castagneto Carducci.

Campo Alla Sughera | Bolgheri

1816

Le varietà francesi

Alle Capanne di Castiglioncello e nei fondi di Castelluccio sorgono i primi vigneti sperimentali con l’impianto di varietà francesi come il Gamay, il Cabernet e il Syrah.

Campo Alla Sughera | Bolgheri

1900

Meno quantità, più qualità

La fillossera riduce notevolmente la superficie vitata dei vigneti. La viticoltura di qualità sostituisce progressivamente quella di quantità, basata sul sistema della mezzadria.

1944

Il primo vigneto di Cabernet Sauvignon

Il Marchese Mario Incisa della Rocchetta impianta a Castiglioncello di Bolgheri, su un terreno collinare riparato dai venti, il primo ettaro di Cabernet Sauvignon.

Campo Alla Sughera | Bolgheri

1983

La denominazione

La crescente fama dei vini prodotti a Bolgheri viene riconosciuta e garantita grazie al riconoscimento della Denominazione d’origine: nasce ufficialmente la Bolgheri Doc.

1994

Un nuovo disciplinare

Cambia il disciplinare di produzione: Cabernet Sauvignon e Merlot sono ammessi alla produzione di Bolgheri Rosso Doc.

1995

Il Consorzio di Tutela

Il 14 dicembre si costituisce il Consorzio di Tutela dei vini Bolgheri Doc che adotta come simbolo il viale dei cipressi di San Guido, reso immortale dalla celebre ode di Giosuè Carducci.

Campo Alla Sughera | Bolgheri

1997

La zonazione

La famiglia Knauf, imprenditori tedeschi da anni presenti in Toscana, conduce una minuziosa classificazione dei terreni su basi geologiche e pedoclimatiche per individuare gli appezzamenti di Bolgheri più vocati alla creazione di grandi vini.

1998

Nasce Campo alla Sughera

Accanto al letto della Fossa di Bolgheri, protetta dalle colline dell’entroterra che formano una naturale barriera alle correnti fredde, nasce Campo alla Sughera: 20 ettari nel cuore della denominazione Bolgheri, di cui 16,5 coltivati a vigneto. La posizione scelta dalla famiglia Knauf è perfetta: tra mare e collina, sabbie e marne esaltano la naturale complessità e la ricchezza espressiva dei vini del territorio.

2001

Arnione

Nasce Arnione, prima etichetta prodotta da Campo alla Sughera, un Bolgheri Doc Superiore elegante e ricercato, una delle etichette iconiche della tenuta.

Campo Alla Sughera | Bolgheri

2003

Adèo

Prima vendemmia di Adèo, Bolgheri Doc fresco e fruttato da uve Cabernet Sauvignon e Merlot.

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2004

Arioso

Arioso è il primo bianco di Campo alla Sughera. Un elegante IGT Toscana da uve Vermentino in cui si rivela tutta la luminosa freschezza delle brezze marine di Bolgheri.

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2006

Il Super Tuscan di Campo alla Sughera

Lunghi anni di vinificazioni sperimentali e attento studio dei suoli portano alla creazione di Campo alla Sughera, Super Tuscan da uve Petit Verdot e Cabernet Franc che racchiude in sé l’anima più nobile ed elevata della tenuta.

Campo Alla Sughera | Bolgheri

2012

Petit Verdot, il fuoriclasse

Analisi della tessitura dei terreni dimostrano l’attitudine territoriale di Campo alla Sughera alla coltivazione del Petit Verdot, che qui svela il suo carattere da fuoriclasse.

2017

Una nuova collaborazione

Campo alla Sughera inizia un’importante collaborazione con l’enologo di fama mondiale Stéphane Derenoncourt.

Campo Alla Sughera | Bolgheri

2021

L’Anima di Arnione

Con la release dell'annata 2019, si concretizza il progetto Anima di Arnione, prodotto solo in annate eccezionali e nato con l'intento di celebrare il vino più iconico della tenuta, Arnione Bolgheri DOC Superiore. Questo progetto è frutto del grande lavoro di zonazione intrapreso da Campo alla Sughera con l'obiettivo di raccogliere la massima qualità da ciascuna parcella all’apice dell’espressione reale, per portare in cantina frutti perfetti, le cui singolarità vengono vinificate separatamente.

2022

Campo alla Sughera si espande

Con l'acquisizione di 2 nuovi ha, di cui 1,5 ha piantati a Cabernet Sauvignon nel 2023, l'azienda arricchisce il proprio patrimonio vinicolo con l'obiettivo di incrementare la produzione del suo vino icona, Arnione..

2024

3 nuovi ettari di terreno

Campo alla Sughera ha acquisito un nuovo terreno di 3,3 ettari, di cui 1 già vitato a Bolgheri DOC, con l’obiettivo non solo di incrementare la produzione, ma anche di migliorare la qualità dei vini.

Oggi

Verso una dimensione assoluta del Bolgheri

La scelta del luogo è stata il frutto di scrupolose analisi geologiche e pedoclimatiche che hanno permesso d’individuare alcuni tra gli appezzamenti più vocati alla creazione di grandi vini. Da allora, l’obiettivo di Campo alla Sughera è uno soltanto: valorizzare la naturale vocazione vitivinicola del territorio attraverso scelte enologiche di eccellenza, senza scendere a compromessi, alla ricerca di una dimensione assoluta del Bolgheri.

Campo Alla Sughera | Bolgheri
Campo Alla Sughera | Bolgheri

Famiglia Knauf

Le proprietà del suolo sono importanti nella viticultura così come lo sono per noi nella scelta dell’ubicazione delle cave di gesso. Per noi Bolgheri è stato davvero un colpo di fortuna!

Isabel Knauf, co-proprietaria e geologa



Il 2017 segna l’inizio della collaborazione con il famoso enologo Stéphane Derenoncourt, con l’obiettivo di conferire ancora più eleganza e finezza ai nostri vini. E’ un progetto in continua evoluzione, in cui mettiamo anima e corpo. Alla base di tutto c’è un team internazionale fortemente motivato e con una grande competenza in ambito vitivinicolo. Le uve vengono lavorate con la massima cura, per preservarne le caratteristiche organolettiche, i vini vengono lasciati maturare senza vincoli di tempo, in totale armonia con la natura. Il nostro meglio per il vino.